Politica
DECRETO INTERCETTAZIONI Lite Pd-M5S

DECRETO INTERCETTAZIONI Lite in Aula tra Pd e M5S sulla giustizia. La polemica è esplosa dopo che la deputata grillina Elisa Scutellà, durante il dibattito, ha fatto cenno all’inchiesta ‘Mondo di mezzo’ e alle dichiarazioni di Salvatore Buzzi sui suoi rapporti con gli esponenti romani del Partito Democratico.
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha dichiarato: “Non ne sapevo nulla”. “È Casaleggio a voler far saltare tutto? Oppure Di Battista?”, si chiedono i piddini. Il ministro Federico D’Inca si scusa ma l’ex ministro Marco Minniti rivolgendosi all’ex Guardasigilli Andrea Orlando dichiara: “Voto solo per disciplina di partito ma è l’ultima volta”. I renziani spiegano: “Il decreto a noi non piaceva affatto ma mentre il Pd è preoccupato per le parole noi siamo allarmati per i contenuti delle leggi M5s. Lo scontro è solo rinviato”.
Ora non sono loro il problema nella maggioranza dato che si sta trattando con il Pd per le alleanze per le prossime Regionali. “È l’ ultima volta che seguiamo i Cinque stelle nel loro giustizialismo. Ora il ragionamento che accomuna tanti parlamentari è che occorre portare a casa dei risultati. C’è un problema di equilibrio, va marcata la distanza con il vecchio governo. Non possiamo sempre fare da sponda al M5S”, dicono dal Pd.
Le scuse della Scutellà hanno solo rimandato uno scontro che sembra ormai vicino. Il dem Walter Verini dichiara: “Abbiamo condiviso il dl intercettazioni nonostante l’intervento della deputata dei Cinque Stelle. Bisognerebbe ricordare sempre che le parole sono pietre. E il rischio è che le pietre tirino altre pietre. Ma questo è il momento del dialogo, l’importante è che la si finisca con le derive puramente identitarie”. Si punta a far incardinare la riforma del processo penale, comprendente l’accordo sulla prescrizione, quanto prima in Commissione Giustizia della Camera, prima delle Regionali. A fine marzo dovrebbe tornare alla Camera la proposta di legge Costa che mira a bloccare la riforma Bonafede e che i renziani voteranno ancora una volta.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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