Cronaca
Rapina telefono alla fermata del tram. I Carabinieri riescono ad arrestarlo

Rapina telefono. Emergenza povertà e integrazione a Roma. Questa volta a farne le spese è un povero cittadino di 31 anni mentre attendeva il tram alla fermata di via Prenestina.
Era in attesa del tram quando è stato spinto per poi essere derubato dello smartphone dalle mani. Questione di secondi e poi il giovane ladro si è dato alla fuga. Questa la descrizione fornita dalla vittima ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma che ha permesso di rintracciare e arrestare il rapinatore. Per la rapina telefono a finire in manette è un 21enne del Gambia, con precedenti e senza fissa dimora. è successo la scorsa notte, quando il rapinatore, dopo aver rapinato lo smartphone al 31enne, lo ha preso a calci e a pugni per divincolarsi. Fortunatamente per la vittima, proprio in quel momento ha incrociato una “gazzella” dei Carabinieri in transito, che gli ha prestato subito assistenza ed ha raccolto una descrizione completa del rapinatore e la sua via di fuga. Dopo pochi minuti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, hanno intercettato il 21enne e lo hanno arrestato recuperando il telefono cellulare rapinato poco prima. L’arrestato è stato accompagnato presso il carcere di Regina Coeli, in attesa del rito di convalida.
Cronaca
A Palazzo delle Esposizioni, il grande cinema analizzato dal lettino dello strizzacervelli

HaiMaiPensatoAllaViolenzaNascostaNelCinema? #CinementeSvelaISegreti
Cos’è Cinemente e il Suo Tema Intrigante
Ettore Scola una volta definì il cinema come "uno specchio dipinto", e la rassegna Cinemente trasforma questo specchio in un’esplorazione affascinante delle forme di violenza che permeano la nostra vita quotidiana. Dalle dinamiche del bullismo alle relazioni tossiche, dai conflitti lavorativi alle guerre globali, questa iniziativa invita il pubblico a riflettere su aspetti oscuri dell’umanità attraverso il potere delle immagini.
Il Programma Che Ti Lascerà Senza Fiato
Da oggi fino al 26 giugno, la sala cinema del Palazzo delle Esposizioni ospita ogni giovedì alle 20 un film speciale, seguito da un dibattito con il regista e due psicanalisti. Nata dalla collaborazione tra la Società Psicanalitica Italiana, Palaexpo e il Centro Sperimentale di Cinematografia, l’undicesima edizione di Cinemente si concentra sul tema delle "forme della distruttività", proposto dal vicepresidente Fabio Castriota. Preparati a immergerti in storie che potrebbero cambiarti il modo di vedere il mondo.
La prima proiezione è con 7 minuti di Michele Placido, un film che indaga i diritti dei lavoratori in modo elettrizzante, mentre il 22 maggio arriva Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri, un racconto crudo sul bullismo. Non perderti Mia di Ivano De Matteo il 29 maggio, che esplora la violenza psicologica e l’annullamento di sé in una relazione manipolatoria. Tra i registi in arrivo c’è Luca Zingaretti con La casa degli sguardi, che analizza le dipendenze come fughe autodistruttive, collegando dolore e felicità in un intreccio irresistibile.
Gli Incontri Che Svelano Nuove Prospettive
Francesco Costabile, reduce dai David di Donatello, presenterà Familia il 12 giugno, affrontando la violenza domestica e le sue conseguenze durature. Le proiezioni finali si spostano su scenari di guerra: Why war di Amos Gitai, ispirato alla corrispondenza tra Albert Einstein e Sigmund Freud, con lo storico Bruno Tobia a discuterne. Chiude la rassegna Il treno dei bambini di Cristina Comencini, che racconta la storia di un bimbo diviso tra due madri nel dopoguerra, un tema che potrebbe sorprenderti con le sue sfumature.
Parole Dagli Esperti Che Accendono la Curiosità
Fabio Castriota sottolinea come la distruttività sia un elemento comune nella vita quotidiana, manifestandosi in contesti diversi come il lavoro, i femminicidi o le guerre. "Bisogna capire le concause sociali, politiche e antropologiche che la provocano – spiega – e sviluppare il senso della collettività per affrontarla, soprattutto in questi tempi turbolenti." È un invito a non rimanere soli di fronte a questi temi, ma a esplorarli insieme.
Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194, ingresso libero su prenotazione sul sito palazzoesposizioniroma.it.
Cronaca
Tracce di sangue in casa: l’omicidio è una possibilità

Hai sentito della misteriosa morte a Fregene? Una donna di 60 anni trovata senza vita in un villino con tracce di sangue che fanno tremare il quartiere! #EnigmaAFregene #NotizieChoc
La Scoperta Shoccante
Una donna di circa 60 anni è stata trovata senza vita all’interno di un villino a Fregene, una tranquilla località sul litorale nord di Roma. Il ritrovamento ha immediatamente attirato l’attenzione dei carabinieri, che sono intervenuti per indagare su cosa potrebbe essere successo in quella casa apparentemente pacifica. Tracce di sangue sul posto lasciano spazio a ipotesi inquietanti – cosa nasconde questa tragedia?
I Primi Accertamenti
Il corpo è stato scoperto in un’abitazione di via Agropoli, dove gli investigatori stanno lavorando senza sosta per ricostruire gli eventi. Al momento, le cause del decesso rimangono avvolte nel mistero, ma i dettagli emersi finora stanno alimentando curiosità su possibili scenari drammatici che nessuno si aspettava.L’Allarme che Ha Scatenato Tutto
Sembra che la donna dividesse il villino con il figlio e la sua compagna, che occupavano un’altra porzione della casa. Sarebbero stati proprio loro a dare l’allarme, innescando un’indagine febbrile. Con il pubblico ministero di turno della procura di Civitavecchia sul posto, ci si chiede: cosa hanno visto esattamente e cosa potrebbe rivelare la loro testimonianza?
Ipotesi di Omicidio
Non si esclude che si tratti di un omicidio, con le indagini dei carabinieri in pieno corso nell’abitazione della sessantenne. Dalle prime informazioni, la donna viveva da sola in quella parte della villetta, e sarebbe stato il figlio a trovarla morta durante una visita mattutina. I rilievi continuano, e ogni nuovo dettaglio fa sorgere domande: è davvero un caso di omicidio o c’è di più?
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