Cronaca
Ponte Garibaldi, selfie finisce in tragedia: precipita 31enne

Ponte Garibaldi doveva fare da cornice al selfie del ragazzo campano, che invece ha perso l’equilibrio precipitando di sotto
Ponte Garibaldi, Roma. Il Tevere, lo skyline romano alle spalle: tutti elementi che invogliano i turisti a fare una foto o scattarsi un Selfie. Un desiderio che deve avere avuto anche Dario Dessi, 31enne campano, proveniente da Pomigliano d’Arco, che si trovava in vacanza a Roma con alcuni coetanei.
Il giovane, che si era messo in posa sulla balaustra, è precipitato sulla ciclabile sottostante, facendo un volo di 20 metri davanti agli occhi degli amici che non sono potuti intervenire in suo aiuto. Il ragazzo è stato subito trasporto all’ospedale San Camillo, in condizioni estremamente gravi: si trova in rianimazione, in prognosi riservata.
Sconvolti i tre compagni di viaggio, che hanno confermato alle Forze dell’ordine intervenire in loco l’accidentalità dell’accaduto.
I rischi dei selfie “panoramici”
Non è la prima volta che il desiderio di scattarsi un selfie davanti a paesaggi particolarmente famosi conduce a situazioni di rischio, specie se si parla di foto scattate a grandi altezze o su strutture, che, come in questo caso, comportano un rischio di caduta. È quello che è accaduto sabato sera a Trastevere a Dario, che si è arrampicato sul muretto della banchina, forse cercando di ottenere l’angolazione migliore per lo scatto, e purtroppo ha perso l’equilibrio cadendo di sotto.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
Cronaca
Maxi Blitz contro il narcotraffico: 12 arresti shock tra Lazio, Abruzzo e Puglia!

Nelle prime ore di venerdì 25 luglio 2025, la Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione contro il traffico di droga, che ha coinvolto diverse province di Abruzzo, Lazio e Puglia. L’intervento, coordinato dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, ha portato all’arresto di 12 cittadini italiani, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “End to End”, ha consentito di sgominare due distinti gruppi criminali, entrambi specializzati nell’importazione e nella vendita di ingenti quantitativi di droga. Le squadre mobili di Roma, Teramo, Latina, L’Aquila, Frosinone e Foggia, insieme ai reparti prevenzione crimine di Abruzzo, Lazio e Puglia settentrionale, hanno eseguito le misure cautelari e sono attualmente in corso perquisizioni nelle abitazioni e negli altri luoghi riconducibili agli arrestati.
Oltre al traffico di stupefacenti, alcuni degli indagati sono gravemente sospettati di reati ulteriori come estorsione, tentato omicidio e corruzione, aggravando il quadro criminale dell’organizzazione. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore superiore a un milione di euro, ritenuti provento delle attività illecite.
L’azione della Polizia di Stato rappresenta un duro colpo al narcotraffico che alimenta la criminalità nelle regioni coinvolte, confermando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni mafiosi e alla diffusione della droga sul territorio nazionale.
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