Cronaca
Tony Effe, il trapper della Dark Polo Gang condannato per una rissa (VIDEO)
Tony Effe, il trapper romano della Dark Polo Gang è stato condannato per una rissa

Tony Effe, il famoso trapper della Dark Polo Gang è stato condannato a risarcire con 40.000 euro un ragazzo che aveva picchiato. Ma non solo, dovrà consegnare anche i pacchi alimentari della Caritas per il periodo delle feste.
TONY EFFE CONDANNATO : L’ACCADUTO
Nicolò Rapisarda in arte Tony Effe nel Febbraio 2019 è stato coinvolto in una rissa al di fuori di un locale in Via degli Avignonesi. Rapisarda ha picchiato un ragazzo che lo stava riprendendo con un telefonino. Sono volate anche minacce verbali : “Se non ci dai il cellulare ti ammazziamo“. Il ragazzo coinvolto ha riportato la frattura della mandibola.
LA RISPOSTA DEL TRAPPER
Tony Effe dopo la condanna si è sfogato via Instagram con una storia : “Allora a me denunciano, mi chiedono i soldi, quando io da Milano devo venire a Roma per fare un processo gratis. Pagatemi“. Poi ha mostrato un suo selfie con il dito medio.
Socialboom
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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