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GFVIP: regolamento infranto ma nessuna squalifica

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GFVIP: regolamento infranto ma nessuna squalifica

GFVIP Ieri è andata in onda una puntata molto scoppiettante il concorrente costretto a lasciare il reality show di Canale 5 è stato Antonino Spinalbese il famoso parrucchiere ex di Belen ma altri concorrenti hanno fatto parlare di sé.

Alfonso Signorini lo aveva anticipato  mostrando una busta nera: Edoardo Tavassi, Edoardo Donnamaria, Micol Incorvaia e Nicole Murgia hanno violato il regolamento che avrebbero sottoscritto sotto un contratto e per questo sono stati puniti.

I quattro concorrenti, lo ha spiegato Signorini, nel corso della lunga diretta, con una palese arrabbiatura, si sono ritrovati nel van, luogo nel quale dormono la coppia Incorvassi ossia Tavassi-Incorvaglia, e certi di non essere ripresi dalle telecamere, hanno staccato volontariamente i microfoni ambientali e si sono lanciati in confessioni che sono durate tutta la notte.

Discorsi piccanti e racconti di cosa accade sotto le coperte tra i Donnalisi, ossia la coppia Donnamaria-Fiordelisi, ma anche rivelazioni arrivate dall’esterno grazie a Edoardo e Nicole, temporaneamente usciti dalla casa nei giorni scorsi e anche ciò non è permesso dal regolamento del gioco.

Per i quattro concorrenti la produzione del GFVIP dopo aver mostrato le immagini e alcuni audio, ha deciso la nomination obbligatoria Edoardo Tavassi, Edoardo Donnamaria, Micol Incorvaia e Nicole Murgia sono ora a rischio eliminazione.

Quindi i 4 concorrenti rischiano di abbandonare il reality ma anche se hanno infranto palesemente e per ben due volte il regolamento prima manomettendo i microfoni ambientali poi con informazioni provenienti da fuori la casa non sono stati squalificati sarà corretta questa decisione?

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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