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Rientro in Italia dell’Auto di Filippo Turetta

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Giulia Cecchettin, l’auto di Filippo Turetta in arrivo in Italia

Il Veicolo di Filippo Turetta Torna in Italia: Un Passo Cruciale nelle Indagini

La Fiat Punto Nera di Filippo Turetta, utilizzata per trasportare la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, è finalmente in arrivo in Italia. Il veicolo, che si trovava in Germania dopo la fuga del giovane, sarà presto a disposizione degli inquirenti italiani.

La Fuga in Germania e il Fermato di Turetta

Secondo quanto riportato da [Adnkronos](https://www.adnkronos.com/cronaca/omicidio-giulia-cecchettin-auto-di-filippo-turetta-oggi-in-italia_4gJd90EtqE89rL9qjcniY4), Filippo Turetta, un giovane di 22 anni, era fuggito in Germania dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin. È stato poi fermato dalle forze di polizia locali. La vettura, cruciale per le indagini, verrà ora riportata in Italia a bordo di una bisarca.

Arrivo Prezioso per le Indagini

L’auto è attesa alla caserma dei Carabinieri di Parma questa sera intorno alle 21. Gli inquirenti sperano che il suo contenuto possa dare una svolta decisiva alle indagini. All’interno del veicolo, si aspettano di trovare l’arma del delitto, un coltello con una lama di 12 cm, insieme a numerosi altri elementi probatori. Tra questi, si attendono di trovare 300 euro in contanti, alcuni sacchetti di nylon neri, simili a quelli rinvenuti accanto al corpo della vittima, e nastro adesivo cruciale per accertare la premeditazione dell’omicidio.

Analisi Tecniche dei Ris di Parma

Una volta arrivata a Parma, l’auto sarà affidata ai Ris, la sezione dei Carabinieri specializzata nelle investigazioni scientifiche. Gli esperti analizzeranno le macchie di sangue presenti sul sedile e il telefono rinvenuto a bordo del veicolo. Questi elementi potrebbero fornire informazioni decisive sia sulla dinamica dell’omicidio che sullo sviluppo generale delle indagini.

Conclusioni

Il rientro dell’auto di Filippo Turetta segna un momento cruciale nella ricerca della verità sulla tragica morte di Giulia Cecchettin. Le autorità sperano che le analisi del veicolo possano rivelare dettagli fondamentali per fare luce sugli ultimi momenti della giovane vittima e contribuire a rendere giustizia.

Roma e dintorni

Sciame di api invade cortile del Mef, pronto intervento apicoltori per recuperarlo

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Sciame di api invade cortile del Mef, pronto intervento apicoltori per recuperarlo

(Adnkronos) – Un grande sciame di api mellifere si è posato nei cortili interni del ministero dell’Economia e delle Finanze a Roma, proprio dove si affacciano gli uffici. Ma grazie alla tempestiva segnalazione del Mef la Federazione Apicoltori Italiani (Fai) è intervenuta per il suo recupero. L’intervento, tra stupore e meraviglia, di chi ha assistito si è protratto per oltre un’ora ed è stato operato dall’esperto apistico della Fai, Fabrizio Piacentini, che vista la delicata collocazione delle api su un’inferriata e il loro gran numero (oltre 20.000 insetti, con tanto di ape regina!), ha dovuto assicurare che l’intera colonia di api fosse messa al sicuro nell’apposito contenitore “porta-sciami”. A segnalarlo il complesso recupero è la stessa Fai, l’associazione degli apicoltori aderente a Confagricoltura, che si occupa da tempo dell’apiario collocato sul tetto del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e di quello collocato sul tetto di palazzo Della Valle, sede di Confagricoltura.  

Si tratta di un fenomeno fuori stagione, le api, di norma, sciamano a primavera, dovuto con tutta probabilità alla variabilità meteorologica di questi ultimi giorni. Per questo recupero è stata utilizzata la tecnica del “favo di covata”, cioè l’avvicinamento di materiale biologico vivo grazie al quale si inducono le api a un ordinato e completo percorso di rientro nell’arnia portatile senza che vi fossero rischi per i passanti e il personale ministeriale. 

“Siamo lieti di aver testimoniato ancora una volta la nostra competenza tecnica, a tutela e salvaguardia dell’ape italiana, in uno dei tanti recuperi che la Fai opera presso le sedi istituzionali della Città di Roma – Quirinale, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri”, ha dichiarato Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori. Prontezza e sensibilità del personale del Mef ci hanno consentito di recuperare un prezioso tassello di biodiversità e le api “ministeriali” saranno ricollocate nell’Apiario Urbano Sperimentale della Federazione perché proseguano il servizio di impollinazione della Città Eterna”. 

Fonte Verificata

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“Cucinavano tra i topi”: blitz in una pizzeria di Roma, scattano le multe

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“Cucinavano tra i topi”: blitz in una pizzeria di Roma, scattano le multe

Una pizzeria-tavola calda situata nel quartiere Ottavia, nel XIV Municipio di Roma, è stata chiusa a seguito di un controllo congiunto tra gli agenti della sezione amministrativa del XIV Gruppo Montemario della Polizia Locale e il personale della ASL Roma 1. Il provvedimento è stato adottato dopo la scoperta di gravi carenze igienico-sanitarie, tra cui la presenza di infestanti, blatte ed escrementi di topo, riscontrati nei locali durante l’ispezione.

Oltre all’allarmante quadro igienico, sono state rilevate irregolarità nei titoli autorizzativi dell’attività commerciale. Al termine dei controlli, al titolare sono state comminate sanzioni per un ammontare complessivo di circa 9.000 euro.

Un secondo intervento ha interessato anche un bar, sempre nel territorio del XIV Municipio. In questo caso, le autorità hanno rilevato difformità nei titoli autorizzativi e ulteriori criticità sul piano igienico-sanitario. La ASL ha emesso una diffida, ordinando il ripristino delle condizioni idonee. Anche qui sono state inflitte sanzioni, per un totale di circa 8.000 euro.

Questi interventi si inseriscono nell’ambito delle attività di vigilanza portate avanti dalla Polizia Locale e dagli organi sanitari per garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza alimentare e la tutela della salute pubblica.

Questi episodi rappresentano l’ennesimo campanello d’allarme sulla necessità di controlli sistematici nei pubblici esercizi. I cittadini, spesso ignari delle condizioni in cui vengono preparati gli alimenti, hanno il diritto di consumare cibo in ambienti salubri e sicuri.

La tutela della salute pubblica non può essere lasciata alla buona volontà del singolo imprenditore, ma deve essere garantita da controlli frequenti, pene efficaci e un forte senso civico.

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