Roma e dintorni
‘Arte e Collezionismo a Roma’ a settembre a Palazzo Barberini

Dopo il grande successo della prima edizione – con quasi 10mila presenze nel 2023 e un volume di vendite di diversi milioni di euro – torna nella Capitale la mostra di antiquariato “Arte e Collezionismo a Roma”, che si terrà dal 18 al 23 settembre 2025 nella prestigiosa cornice di Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.
Saranno 63 gli espositori selezionati (erano 45 nel 2023), tra le più importanti gallerie italiane e internazionali, che presenteranno opere di alto pregio storico e artistico in un allestimento concepito come un vero e proprio “salotto culturale”, dove il valore del confronto, della ricerca e della conoscenza sarà al centro del percorso espositivo. Accanto a pittura e scultura, ampio spazio sarà dedicato anche alle arti decorative, a testimonianza della prestigiosa tradizione antiquariale italiana.
Organizzata dall’Associazione Antiquari d’Italia, la manifestazione si conferma come un appuntamento culturale e commerciale di caratura internazionale, con l’obiettivo di posizionare Roma al vertice del panorama antiquariale europeo, offrendo a studiosi, collezionisti e appassionati un’esposizione ricca di inediti e opere mai visti prima. Sarà inoltre l’occasione per un primo confronto all’interno del settore dopo il provvedimento del governo che ha ridotto l’aliquota Iva dal 22% al 5% sulle cessioni e le importazioni di opere d’arte in Italia.
Un fitto programma di eventi farà da cornice alla mostra: dall’esclusiva cena di gala inaugurale (riservata a circa 600 ospiti tra collezionisti, direttori di musei e personalità istituzionali), alla preview ad inviti, fino all’apertura al pubblico dal 20 al 23 settembre, con orario continuato dalle 11.00 alle 19.30 (chiusura anticipata alle ore 18.00 il 23 settembre).
“Questa seconda edizione nasce dalla volontà di consolidare un progetto che ha saputo coniugare rigore scientifico, valorizzazione del mercato antiquariale e apertura verso il grande pubblico. Roma ha ritrovato il suo posto nella geografia europea dell’antiquariato e siamo grati a Palazzo Barberini per averci accolto. Sarà un’occasione di incontro con il grande pubblico, per tenere vivo un rapporto fondamentale per la cultura del Paese. La mostra, che si affianca alla prestigiosa Biennale di Firenze, si fonda su piccoli scrigni in cui ogni antiquario esporrà le opere dei maestri, oggetti d’arte decorativa, di scultura, design e di pittura che seguono e al tempo stesso indirizzano il gusto di oggi. Non è un caso se l’Italia è meta di un turismo internazionale che si sta trasformando velocemente in una risorsa economica primaria per l’intero sistema Italia”, dichiara il presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia, Bruno Botticelli.
Roma e dintorni
A Roma la mostra ‘Sulle vie del Giubileo. Pellegrini, treni, papi’

Fino al 25 ottobre Roma ospita a Villa Farnesina la mostra “Sulle vie del Giubileo. Pellegrini, treni, papi”, un’esposizione di grande rilievo promossa dall’Accademia Nazionale dei Lincei, dal Gruppo FS Italiane e dalla Fondazione FS Italiane, con il sostegno della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma e la collaborazione di numerosi enti e associazioni.
L’iniziativa si inserisce nel programma culturale del Giubileo 2025 e propone un percorso che unisce storia, arte, archeologia e tecnologia per raccontare la lunga tradizione dei pellegrinaggi verso Roma e l’evoluzione dei mezzi di trasporto che li hanno accompagnati, fino all’importanza simbolica e pratica del treno nell’Ottocento.
La mostra si apre con una suggestiva ricostruzione dei paesaggi romani e medievali nel territorio del Vaticano e del Trastevere settentrionale, con l’esposizione di reperti archeologici inediti provenienti da scavi recenti negli horti di Agrippina, via della Conciliazione, Piazza Pia e Palazzo Corsini. Questi reperti illuminano la storia delle prime basiliche e delle comunità di pellegrini, gettando luce sul contesto storico e religioso delle antiche vie di fede. Segue una sezione dedicata al treno, cuore pulsante della rivoluzione dei trasporti nell’Ottocento, curata da FS Italiane e Fondazione FS con la Sovrintendenza Capitolina. Qui, attraverso documenti, opere d’arte e musica, si approfondisce il ruolo decisivo della locomotiva come simbolo di progresso e motore di un nuovo modo di vivere la spiritualità e i pellegrinaggi. Tra gli oggetti più preziosi spicca la ricostruzione virtuale in Cinematic Virtual Reality del treno di papa Pio IX, donato al pontefice nel 1858 e conservato presso la Centrale Montemartini.
Il presidente dell’Associazione Amici dei Lincei, Umberto Quadrino, ha sottolineato come la mostra rappresenti “un modo innovativo e coinvolgente per raccontare la lunga storia del pellegrinaggio verso Roma” e un felice appuntamento nell’anno giubilare. Roberto Antonelli, presidente dell’Accademia dei Lincei, ha definito l’esposizione “un magnifico esempio di dialogo tra storia e innovazione”, che riflette sui cambiamenti che hanno segnato il nostro passato.
Il presidente del Gruppo FS Italiane, Tommaso Tanzilli, ha evidenziato come “fin dalle sue origini il treno abbia accompagnato papi e pellegrini lungo le vie della fede, intrecciando la propria storia con quella del Paese”, impegnandosi oggi a migliorare la mobilità per i pellegrini in occasione del Giubileo 2025.
La mostra “Sulle vie del Giubileo” è un invito a riscoprire, attraverso arte, archeologia e tecnologia, le radici profonde di un pellegrinaggio che ha attraversato i secoli, trasformandosi con il progresso senza perdere il suo valore spirituale e culturale.
Roma e dintorni
Spallanzani-Aeronautica, strategie di allerta da adottare in caso di epidemie

Strategie di allerta da adottare in caso di epidemie, dalla collaborazione tra l’Inmi Spallanzani di Roma e Aeronautica militare un corso pratico sulle emergenze infettive che richiedono alto isolamento. L’Istituto ha ospitato le due giornate inaugurali del corso, un ciclo di sei incontri che si concluderà a novembre e che avrà come protagonista anche l’Aeronautica Militare nella sede di Pratica di Mare.
Il corso, di cui sono responsabili scientifici Laura Scorzolini per lo Spallanzani e il colonnello Marco Lastilla per l’Aeronautica Militare, si propone di fornire un approfondimento teorico-pratico sugli aspetti clinici, diagnostici, organizzativi e di sanità pubblica relativi alla gestione delle infezioni ad alto rischio biologico. L’obiettivo formativo è lo sviluppo di competenze avanzate per la gestione intra ed extraospedaliera di tali patologie, attraverso l’integrazione di attività didattiche frontali con moduli pratici, esercitazioni tecnico-operative e simulazioni di scenari realistici. Particolare enfasi sarà posta sull’organizzazione e sull’impiego delle risorse per il trasporto sanitario in alto biocontenimento, in ambito sia terrestre che aeromedico.
Come spiegato dalla Laura Scorzolini e dal Marco Lastilla, “Questo corso è stato creato perchè viviamo in un’epoca in cui la salute pubblica è costantemente messa alla prova da minacce nuove e complesse. Fattori globali come cambiamenti climatici, disastri naturali, migrazioni forzate e tensioni geopolitiche stanno modificando profondamente l’ecosistema salute. Questi elementi contribuiscono in modo diretto e indiretto alla comparsa o allo spillover di virus emergenti, facilitando il passaggio di patogeni all’uomo e accelerando la diffusione di malattie infettive in contesti vulnerabili. Infatti, negli ultimi decenni, l’emergere di nuove malattie infettive ad alto impatto sociale come Ebola, Sars, Mers, Mpox e la pandemia da Sars-CoV-2 ha evidenziato la vulnerabilità dei sistemi sanitari e la necessità di una risposta rapida, coordinata e competente. Alcune patologie infettive, per la loro alta contagiosità, severità clinica e potenziale epidemico, richiedono misure di isolamento elevato, strutture dedicate e competenze specifiche da parte degli operatori sanitari. In questo contesto, la formazione continua e multidisciplinare è uno strumento essenziale per garantire il riconoscimento tempestivo dei casi sospetti o confermati, l’adozione di misure di contenimento efficaci e appropriate, l’attivazione di procedure di allerta rapida in coordinamento con le autorità sanitarie locali, nazionali e internazionali, la gestione sicura del paziente in strutture adatte, la protezione degli operatori sanitari e della popolazione”.
Il programma formativo prevede la trattazione sistematica dei seguenti ambiti tematici: Criteri di identificazione precoce, classificazione e definizione delle infezioni a rischio epidemico/pandemico; strategie di isolamento, contenimento e utilizzo appropriato dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) ad alto livello di protezione; progettazione e gestione di percorsi clinico-assistenziali dedicati, inclusa la logistica sanitaria in contesti ad alta criticità; simulazione di scenari complessi di allerta epidemica e risposta operativa multidisciplinare, con utilizzo di attrezzature di biocontenimento e procedure di decontaminazione.
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