Cronaca
L’esplosione al Comune dovuta all’errore di tre operai

ROCCA DI PAPA Negligenza, errore umano, mancato allarme. Potrebbero finire già da oggi sul registro degli indagati i tre operai che ieri avevano iniziato i carotaggi sulla pavimentazione di corso Costituente.
Almeno due testimoni ascoltati dai carabinieri, residenti nei palazzi di fronte al Comune, li avrebbero visti bucare la conduttura e scappare via prima dell’esplosione. Gli uomini, italiani e impiegati in una ditta molisana a cui era ricorsa la TecnoGeo per eseguire i carotaggi del terreno, rintracciati diverse ore dopo la deflagrazione dai militari della compagnia di Frascati a 150 chilometri di distanza. I tre avevano quasi raggiunto Isernia. Che si fossero dati alla fuga dopo aver compreso il danno alla conduttura del gas?
L’INTERROGATORIO
Questa una delle principali domande che si è posto il procuratore capo di Velletri, Francesco Prete. Ieri sera per ore sono stati ascoltati dal pm Giuseppe Travaglini con il responsabile della TecnoGeo con sede a Monte San Giovanni Campano in provincia di Frosinone nella caserma del nucleo operativo dell’Arma di Grottaferrata. Gli investigatori hanno sequestrato le loro apparecchiature. Dalle prime ricostruzioni sulla dinamica dell’esplosione gli operai avevano bucato il terreno con una trivella intaccando la conduttura di metano.
MANCATO ALLARME
A quel punto invece di dare l’allarme sembra abbiano ricoperto il foro con uno straccio e siano scappati via. Tanto che il metano si è propagato lungo la cavità fuoriuscendo in strada per diversi minuti prima dell’esplosione. Da quando i tre si sono allontanati dal cantiere alla deflagrazione sono passati almeno 40 minuti. Quando sono arrivate le forze dell’ordine, carabinieri e polizia, la facciata dello storico palazzo comunale era già crollata, i vetri esplosi, il fumo dell’incendio era divampato negli uffici e i feriti stavano scappando in strada per chiedere aiuto.
LA TESTIMONIANZA
Luigi de Minicis, responsabile Lavori pubblici del Comune, racconta: “Ero nella mia stanza al secondo piano quando ho iniziato a sentire un forte odore di gas e ho visto gente che usciva dall’edificio. Quando anch’io sono uscito sulla via, mi ha colto un vento caldissimo e poi il boato”. I lavori erano iniziati ieri dopo che l’amministrazione comunale, con una procedura di gara, aveva affidato i rilevamenti del terreno per le analisi sulle cavità sotterranee alla TecnoGeo. Gli inquirenti stanno verificando che anche le procedure concorsuali siano state regolari.
LA FUGA DEGLI OPERAI
L’aspetto più inquietante, che lascia perplessa anche la Procura di Velletri, riguarda le due ore che vanno dalle 9 del mattino alle 11.18, momento esatto della deflagrazione. Da chiarire due punti. Primo se la foratura della condotta sia stata accidentale e se gli operai erano consapevoli di cosa ci fosse sotto il manto stradale. Il secondo ben più rilevante considerato l’elenco dei feriti sull’allarme che non sarebbe partito nel momento esatto in cui la tubatura è stata danneggiata. Inconsapevole sottovalutazione del rischio o deliberata scelta di fuggire in preda al panico? Delle due l’una e oggi potrebbe già arrivare una prima risposta.
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Cronaca
Ostiense, a fuoco il ristorante da Giovanni. La Polizia di Roma Capitale mette in sicurezza 30 condomini

Erano circa le quattro di notte nel quartiere Ostiense, proprio di fronte alla Garbatella, quando in via Carlo Citerni, un noto ristorante pizzeria ha subito un incendio per cause ancora da accertare.
Da fonti raccolta in esclusiva dalla Cronaca di Roma, l’incendio è stato grande, con i fumi che hanno invaso tutto il palazzo. Le fiamme erano talmente alte e potenti che le scale interne dello stabile non erano più visibili. Per fortuna che l’intervento – con non poche difficoltà – di una pattuglia della Polizia di Roma Capitale, ha permesso di salvare tutti gli occupanti dello stabile, ancor prima prima dell’intervento dei Vigili del Fuoco di Piramide.
La pattuglia era in servizio per presiedere il quartiere Ostiense quando passando per via Carlo Citerni si è resa subito conto che dal ristorante-pizzeria stava uscendo del fumo, nonostante le serrande fossero abbassate. In quel momento gli agenti si sono immediatamente messi al lavoro, liberando subito l’entrata dello stabile per evacuare circa 30 occupanti. Per fortuna non risultano esserci dei feriti e i Vigili del fuoco, giunti poco dopo, hanno domato le fiamme mettendo in sicurezza l’attività commerciale e il palazzo. Sono ancora in corso gli accertamenti per capire la natura del rogo.
Riproduzione riservata
Cronaca
Ragazzo di 16 anni morto investito. Dramma nella località turistica del Lazio

Un ragazzo di 16 anni ha perso la vita nella notte tra giovedì e venerdì dopo essere stato travolto da un’auto pirata lungo la strada provinciale che collega San Felice Circeo a Terracina. L’incidente è avvenuto intorno alle 3:30.
La vittima si trovava sul ciglio della strada insieme al fratello gemello e a un amico. Proprio quest’ultimo è rimasto ferito nell’impatto, ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. Sul posto è intervenuta immediatamente la Polizia Stradale di Latina, che ha avviato le indagini. Sono già partite le ricerche del veicolo, il cui conducente non si è fermato a prestare soccorso. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere presenti nella zona per risalire alla targa e all’identità del proprietario.
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