28 Marzo 2024

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Arrestate 7 persone per droga e usura: i Carabinieri interrompono la serie di minacce e ricatti messe in atto per avere i soldi

Arrestate 7 persone per droga e usura – Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato il via a un’ordinanza di custodia cautelare per l’arresto di 7 persone (4 in carcere e 3 ai domiciliari). Queste, sono tutte responsabili, con diversi ruoli, di usura continuata in concorso, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti in concorso, riciclaggioimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita in concorso, trasferimento fraudolento di valoriemissione di fatture per operazioni inesistenti e abusivo esercizio del credito.

MINACCE

L’indagine ha avuto inizio tra il marzo 2019 ed il giugno 2020 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma che, sono riusciti a certificare diversi prestiti accordati dai due principali indagati a privati cittadini in difficoltà economiche. Però, dopo questo prestito, chiedevano una tassa usuraia tra il 150% ed il 500% su base annua, i cui proventi, calcolati in almeno 111.000 euro, venivano riciclati mediante versamenti su carte Poste-Pay intestate a terzi. Quasi sempre in queste circostanze, le vittime dell’usura non riuscivano più a pagare le cifre concordate così, venivano minacciate di ritorsioni, al fine di indurle a racimolare il denaro richiesto.

L’indagine ha anche consentito di riscontrare la compravendita di varie partite di cocaina, sequestrandone circa 200 grammi e arrestando una persona in flagranza di reato; ricostruire la fittizia intestazione di un natante (sottoposto a sequestro preventivo), di un’automobile e di un centro scommesse, attraverso il quale venivano riciclati i proventi dell’attività di usura. Inoltre è stato accertato l’esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria, tramite la concessione di prestiti a numerose persone, in assenza delle previste autorizzazioni. E’ stato possibile anche tracciare una serie di fatture per operazioni inesistenti emesse da una società attiva nel settore dell’edilizia, attraverso le quali è stato evaso il relativo valore dell’IVA. Lo stratagemma serviva al titolare della ditta, anch’egli arrestato, anche per simulare la liceità delle proprie disponibilità economiche, in parte provenienti dall’usura.  

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