Cronaca
Clan Spada, confermata l’associazione di stampo mafioso. Condanne per 150 anni di carcere

Si è concluso il procedimento contro il Clan Spada; per i giudici si parla di mafia
Roma. Il maxi processo contro il clan Spada si è concluso con una serie di condanne per i 17 imputati e la conferma di quanto già decretato in primo grado, il 24 settembre del 2019. La prima Corte d ‘Appello d’Assise di Roma infatti ha confermato che il clan Spada è un associazione a delinquere di stampo mafioso. Due gli imputati condannati all’ergastolo: Roberto Spada e Ottavio Spada, detto Marco. Il terzo ergastolo, richiesto nel primo grado per Carmine Spada, è stato ridotto a una pena di17 anni. Di seguito le condanne inflitte agli altri imputati: Ottavio Spada (detto Maciste) condannato 12 anni e mezzo, contro i 16 anni del primo grado. Ruben Alvez del Puerto (10, come deciso in assise). Hanno beneficiato invece di sconti di pena Silvano Spada (6 anni), Vittorio Spada (7 anni), Nando De Silvio (6 anni), Daniele Pergola (6 anni), Alessandro Rossi (6 anni), Saber Maglioli (6 anni), Rami Serour (8 anni), Mauro Carfagna (2 anni e 11 mesi), Roberto Pergola (3 anni), Fabrizio Rutilo (7 anni), Claudio Fiore (5 anni) e Mauro Caramia (5 anni).
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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