Cronaca
CARPINETO Prete arrestato con l’accusa di pedofilia
CARPINETO Prete arrestato. Shock nella cittadina in provincia di Roma

CARPINETO Prete arrestato. Chi indaga è convinto che abbia commesso atti di pedofilia. Per questo, proprio nel giorno di Venerdì Santo, ai suoi polsi sono scattate le manette. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Compagnia territoriale, su disposizione del gip del Tribunale di Velletri. 40 anni, il sacerdote sarebbe membro di una Congregazione di stanza in Colombia. Da qualche giorno in Italia, a breve sarebbe dovuto ripartire per far rientro nella sede della missione. Le indagini sul suo conto sarebbero partite lo scorso dicembre, a seguito delle denunce sporte dai genitori di due dei bambini coinvolti. Che, stando al racconto, il prete arrestato avrebbe provato ad approcciare sessualmente all’esterno della chiesa.
CARPINETO PRETE ARRESTATO, LE INDAGINI
Il reggente della parrocchia, ai microfoni de Il Messaggero, ha raccontato che il missionario non era addetto al catechismo. La denuncia lo avrebbe inoltre sconvolto a tal punto da indurlo a chiudersi in casa per diversi mesi. La notizia ha però creato sconcerto sia nel piccolo comune della provincia romana che all’interno della diocesi di Anagni-Alatri, da cui dipende la parrocchia. Il vescovo, monsignor Lorenzo Loppa, e il sindaco Stefano Cacciotti al momento non hanno voluto commentare la vicenda. Forse aspettano che venga fatta piena luce prima di rilasciare dichiarazioni e prendere provvedimenti.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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