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Cronaca

PRIMAVALLE Spari per fermare occupazione abusiva: Scientifica al lavoro

PRIMAVALLE Spari per fermare occupazione abusiva: già identificato uno dei responsabili

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PRIMAVALLE Spari per fermare occupazione abusiva: Scientifica al lavoro

PRIMAVALLE Spari per fermare occupazione abusiva. E’ accaduto venerdì scorso, nel complesso di alloggi popolari di via Pietro Bembo. Protagonista una donna tunisina con due bambini al seguito, stabilitasi senza alcun diritto in uno degli appartamenti, disabitato. Ci aveva già provato con una casa privata, dopo aver perso la sua precedente abitazione perchè non pagava l’affitto. Il suo tentativo però non era andato a buon fine. Ha quindi deciso di concedere il bis, ma ha così suscitato le ire di qualcuno, il quale ha ben pensato di vendicarsi con le maniere forti.

PRIMAVALLE SPARI, LA DINAMICA

La donna non si era fatta intimorire dalla presenza nell’appartamento di alcuni operai, impegnati in alcuni lavori di ristrutturazione in vista dell’arrivo dell’effettivo assegnatario. E non ha desistito nemmeno di fronte alle iniziali urla al suo indirizzo di tre uomini, giunti sul posto subito dopo l’occupazione. Quindi uno di essi ha estratto una pistola ed esploso quattro colpi verso i vetri delle finestre. Tre sono andati a segno, finendo conficcati nel soffitto, mentre la destinazione del quarto è tuttora imprecisata.

PRIMAVALLE SPARI, LE INDAGINI

A porre fine all’intimidazione l’immediato intervento della Polizia Scientifica e dei colleghi del commissariato di quartiere. Costoro hanno recuperato i bossoli dei proiettili e hanno interrogato la tunisina. Indagini sono ora in corso per capire l’autore effettivo degli spari. Uno degli aggressori sarebbe stato già identificato ed è al momento ricercato: si tratterebbe di un pregiudicato di 22 anni, colpevole di reati finanche sessuali.

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Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa

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Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa

Sara, 42 anni, è stata trovata senza vita in una villetta a Manziana, vicino Roma. Non è ancora chiaro se la causa del decesso sia un incidente o un malore improvviso.

Il corpo è stato scoperto in via Santa Severa nella mattina di sabato 5 luglio. Alle 6, i carabinieri della compagnia di Bracciano insieme ai sanitari del 118, sono intervenuti dopo una chiamata al NUE 112. La donna giaceva a terra all’interno della villetta, situata di fronte a un mobilificio: Sara, residente a Oriolo Romano nel viterbese, si trovava a Manziana come ospite di un amico, proprietario della casa.

L’autopsia, che si svolgerà all’ospedale Gemelli, servirà a chiarire le cause del decesso e verificare se fossero presenti alcol o sostanze stupefacenti.

Al momento il caso è trattato come morte accidentale, ma non si escludono altre ipotesi, anche se non sono stati rilevati segni evidenti di violenza. I carabinieri hanno ascoltato il padrone di casa, i familiari della vittima e i testimoni presenti nei dintorni, tra cui i dipendenti del mobilificio e del bar vicino, per ricostruire gli ultimi momenti di vita di Sara.

È importante lasciare spazio alle indagini e non trarre conclusioni affrettate, rispettando il dolore dei familiari e confidando che l’autopsia possa fare chiarezza su quanto accaduto.

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.

L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.

Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.

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