Attualità
Roma non si ferma. A luglio lavori stradali (di notte) e per 100 km in vista del Giubileo
Assessore Segnalini: “Iniziano a luglio i primi lavori di manutenzione straordinaria stradale in convenzione con Anas in vista del Giubileo. Attenzione particolare nell’evitare disagi ai cittadini in accordo con gestori reti di servizi”

Roma, 18 milioni di Euro per 100 km di strade cittadine in vista del Giubileo
18 milioni di euro per il rifacimento del “pacchetto” stradale, cioè di binder e sottofondo, di circa 100 km di viabilità comunale ammalorata, se consideriamo la somma delle corsie per senso di marcia.
A distanza di meno di un mese dalla pubblicazione del decreto-legge n. 68 del 2022, che dà la possibilità al Comune di Roma di sottoscrivere convenzioni con l’Anas per la manutenzione delle pavimentazioni stradali, la Giunta capitolina ha approvato oggi un provvedimento che interviene in modo significativo sulla viabilità cittadina.
Ai 14 milioni di euro, oggetto di apposito emendamento alla variazione di Bilancio, si aggiungono 4 milioni di euro di risorse ordinarie, raggiungendo così l’importo complessivo di 18 milioni di euro.
Le parole dell’Assessore Ornella Segnalini
“Si tratta di un anticipo della ancora più vasta operazione di manutenzione straordinaria, prevista a valere sulle risorse del Giubileo, attraverso la quale, grazie all’iniziativa del Sindaco Gualtieri, sensibile al problema manutentivo, e tramite il supporto dell’Anas, la Capitale si prepara da subito all’evento del 2025, mettendo in sicurezza la maggior parte delle strade di penetrazione e di grande viabilità” ha dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale, Ornella Segnalini.
I Municipi interessati ai lavori stradali
Con questa prima tranche di finanziamenti si tratta di intervenire sulla viabilità più ammalorata di ben 9 Municipi, a partire da quelli dove si sono verificati gli incendi, in primis via di Malagrotta. Strade di grande importanza come via della Pisana, via di Ponte Galeria, via di Casal Selce, via della Storta, via Casal del Marmo, e via Boccea.
Si è poi ritenuto necessario provvedere anche al rifacimento della pavimentazione di alcuni tratti stradali più interni alla città come viale Parioli, viale Pilsudski e viale dei Quattro Venti, tenuto conto che solo nel mese di agosto, con un transito veicolare molto limitato, è possibile intervenire su zone tanto trafficate.
“Gli interventi prenderanno avvio nella seconda decade di luglio, a partire da via di Malagrotta, dove i lavori stradali saranno preceduti dall’installazione di fibra. Coordinare tutti gli aspetti, compresi i sottoservizi, non è facile ma grazie ad un attento lavoro degli uffici del CSIMU e ad un affiancamento, da parte dell’Amministrazione, dei gestori delle reti in termini di semplificazioni procedurali è forse la prima volta che a Roma si evita il susseguirsi di interventi con grave danno e disturbo dei cittadini e degli utenti delle strade” ha concluso l’assessore.
I lavori, come quelli già effettuati lo scorso mese di dicembre, si svolgeranno prevalentemente di notte e avranno una durata di circa due mesi.
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Ultime Notizie Roma
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
Attualità
Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.
L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.
Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?
A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.
I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.
Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.
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