Cronaca
Ladispoli, 40enne trovato impiccato in casa: era ai domiciliari per maltrattamenti
Ladispoli, 40enne trovato impiccato in casa. Era stato arrestato qualche giorno fa per aver sequestrato l’ex moglie e il figlio

Ladispoli, 40enne trovato impiccato in casa. L’uomo, di origini romene, non ha probabilmente retto alla condanna ricevuta per la grave condotta recata nei confronti dei familiari e si è tolto la vita. Nei giorni scorsi si era recato a Cerveteri, dove la donna e il bambino risiedevano, e li aveva sequestrati e minacciati con un coltello. Ieri poi la tragica scoperta, operata dai Carabinieri, del corpo senza vita, all’interno della sua abitazione di Ladispoli.
40ENNE TROVATO IMPICCATO, LA VICENDA
Il 40enne trovato impiccato vi si trovava da quando il gip aveva dato il via libera al fermo cautelare a causa dei suoi comportamenti violenti. Quello di Cerveteri era infatti solo l’ultimo degli episodi di cui aveva fatto vittima i congiunti. Dai quali era separato da tempo, dopo la fine della relazione con la donna: un fatto quest’ultimo di cui non riusciva proprio a rassegnarsi. La salma si trova ora in obitorio, a disposizione dell’A.G. Sulla vicenda sono invece al lavoro i Carabinieri di Cerveteri, diretti dalla Compagnia di Civitavecchia.
40ENNE TROVATO IMPICCATO, IL RINVENIMENTO DURANTE UN CONTROLLO
Il rinvenimento del cadavere è avvenuto durante un controllo del rispetto della misura. Per due volte i militari hanno bussato alla porta dell’abitazione, ma senza ricevere risposta. Temendo un’evasione, hanno dunque fatto subito scattare le ricerche nella zona, anche qui senza esito. Senonché l’ex moglie si è ricordata di avere le chiavi della casa, che ha prontamente fornito ai Carabinieri. Ma quando questi ultimi sono entrati, l’uomo era già morto. Anche i soccorsi, giunti in ambulanza, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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