Politica
Letta contestato al corteo della pace: “Guerrafondaio, hai distrutto il PD”
Letta contestato. Una partecipazione alla manifestazione a Roma tutt’altro che serena per il leader Pd
Letta contestato. Il segretario dem ieri è sceso in piazza insieme alla Cgil e al M5S contro la guerra in Ucraina. La sua presenza è stata però tutt’altro che apprezzata da gran parte dei presenti. I quali hanno rivolto al suo indirizzo pesanti contestazioni, come mai ne aveva ricevute negli ultimi anni. Da ‘fascista’ e ‘guerrafondaio’ fino a ‘distruttore del Pd, passando per altri insulti ed epiteti vari. Non si può certo dire che ‘Enrico’ questo sabato sia riuscito a restare sereno.
LETTA CONTESTATO: LE POSIZIONI DEL SEGRETARIO DEM
Diversamente dal collega pentastellato Giuseppe Conte, accolto dai manifestanti in maniera decisamente diversa. Complici forse le opposte opinioni sul tema: Conte ha infatti ribadito il suo ‘no’ all’invio di nuove armi in Ucraina. Letta invece ha difeso la scelta fatta dal Governo Draghi e si è detto disponibile a portarla avanti eventualmente anche insieme all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Risultato, si è beccato una vera e propria ondata di contestazioni in qualche caso degenerate in offese.
LETTA CONTESTATO: LA REPLICA AI MANIFESTANTI
“Filo americano, vai a casa“, “Cog***, testa di c***, venduto“: queste alcune delle parole sentite in Piazza di Porta di San Giovanni. Ad esse Letta ha replicato questa mattina dalle colonne di ‘Avvenire’: “E’ stato giusto esserci, anche a costo di subire piccole contestazioni. Personalmente sono molto contento di essere andato. C’era tanto Pd ed è andata molto bene. Sono contento di aver discusso anche con chi aveva tesi diverse dalle mie e di aver trovato tante bandiere ucraine. Contestare è legittimo, visto che il tema è complesso“.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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