Cronaca
Fedele corteggia prete: 62enne romano ora rischia di essere processato
Fedele corteggia prete. Incredibile vicenda, con possibili risvolti giudiziari, in una parrocchia della Capitale

Fedele corteggia prete e quest’ultimo lo denuncia per stalking. A raccontare questa storia Il Messaggero in edicola stamane. Il protagonista è un uomo di 62 anni, per il quale ora il pm Antonio Verdi, al termine delle indagini, si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. I fatti si sono consumati all’interno di una nota Chiesa romana dal gennaio 2021. Al prete non sono sfuggiti gli strani comportamenti di cui il parrocchiano lo faceva oggetto. Lo sguardo fisso su di lui durante la messa, con tanto di continue richieste di delucidazioni sul contenuto delle omelie. Ma soprattutto lunghissime confessioni, che l’uomo pretendeva durassero almeno tre ore.
FEDELE CORTEGGIA PRETE: GLI STRANI COMPORTAMENTI E LA GIUSTIFICAZIONE DEL FEDELE
Un vero e proprio corteggiamento, che si è protratto per circa 18 mesi. E che nemmeno gli inviti a smetterla e ad andarsene bastavano a placare. Anzi, ad essi il ‘fedele’ (fin troppo) replicava attendendo il prete davanti alla sagrestia e fermandolo ad ogni passaggio. E poi telefonate, appostamenti e rivelazioni, nel segreto confessionale, del sentimento provato, con tanto di ‘desideri fisici’. Insomma, alla fine il prete non ce l’ha fatta più e ha chiesto aiuto ai magistrati. Che hanno disposto che il 62enne non si possa avvicinare al parroco. E a nulla sono valse le sue giustificazioni: “Sono un fedele molto devoto“, avrebbe infatti detto in Procura.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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