Cronaca
Martina Scialdone, parla l’avv Spataro: “Fare di più, il problema è sociale”
Martina Scialdone, l’iniziativa della presidente dell’Associazione forense Catilina a favore della giovane collega uccisa

Martina Scialdone, un corteo per ricordarla. E per sensibilizzare l’opinione pubblica sul reato, la violenza sulle donne, di cui è stata vittima. E’ quanto promosso dalla presidente dell’ Associazione Forense Catilina, Avv. Maria Nellina Spataro. Con l’invito a tutti i Colleghi ad indossare la toga durante la manifestazione. Un’iniziativa, in favore dell’avvocata uccisa a soli 35 anni dall’ex compagno, alla quale hanno aderito moltissime associazioni.
Sulla scelta di sfilare in toga, la Spataro l’ha così motivata: “Martina era un giovane avvocato. Quindi la toga in quella circostanza rappresentava il simbolo di appartenenza alla Grande Famiglia dell’ avvocatura. Inoltre, indossandola abbiamo voluto rivendicare il ruolo e la centralità dell’ avvocato rispetto a questo tipo di reati. Gli avvocati sono tra i primi operatori del diritto ad entrare in contatto con le vittime di violenza di genere“.
Sarà per questo che la categoria è tra quelle che più si impegnano contro questo fenomeno. “Da anni – spiega la presidente – ci battiamo affinché si costruisca una rete di collaborazione con tutti gli attori coinvolti nella lotta contro la violenza di genere. Lo facciamo attraverso l’informazione e la formazione. Perchè, purtroppo, le sole misure restrittive non bastano“. La vera questione è infatti come considerare il reato: “La violenza di genere – sottolinea – è prima di tutto un problema di natura sociale, prima ancora che giuridico“.
Di qui quindi l’obiettivo di “poter arrivare all’ anno zero di questo fenomeno, al ‘prima ancora del mai più’“. Alla fine del corteo il silenzio è stato rotto dai battiti dei piedi. Un gesto per simboleggiare il rumore dei passi delle donne finite tra le grinfie di un aguzzino. Sul luogo del femminicidio infine le donne avvocato hanno deposto delle scarpette rosse. Presenti, tra gli altri, l’avvocato Giuseppe Mucciolo, oltre all’ on. Luisa Reggimenti. Quest’ultima, presidente Onorario della Rete europea delle Donne, ha deposto una bambola.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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