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Taxi, a Fiumicino il diktat agli autisti: “Basta rifiutare corse brevi”

La stretta sui taxi a Fiumicino: vietato rifiutare corse brevi
Una nuova disposizione dell’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) ha imposto regole più stringenti per i tassisti che operano all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino. L’obiettivo è contrastare il fenomeno delle truffe ai danni dei passeggeri, evitando che i tassisti possano selezionare soltanto gli stranieri o coloro che devono percorrere tratte più lunghe e remunerative, rifiutando corse ritenute meno vantaggiose. Questa pratica ha generato numerose lamentele da parte degli utenti, determinando un’attenta azione di controllo da parte delle autorità competenti.
Secondo la legge regionale, il servizio taxi è dedicato a un’utenza indifferenziata, pertanto i tassisti non possono rifiutare una corsa a meno che la destinazione richiesta superi il confine cittadino. Chi viola questa norma rischia la sospensione della licenza per un periodo fino a 30 giorni. Per contrastare tali comportamenti, l’Enac ha emanato un’ordinanza che impone ai taxi di non restare nei parcheggi dei terminal per più di 5 minuti dopo l’uscita della decima vettura che li precede.
La nuova disposizione prevede sanzioni severe per i trasgressori, inclusa la sospensione dell’assegnazione di corse per 5 giorni. La misura è stata accolta positivamente sia dalle sigle che rappresentano i tassisti, sia da Adr, la società che gestisce l’aeroporto di Fiumicino. La tratta tra Roma e Fiumicino è particolarmente ambita dagli autisti, in quanto può garantire profitti considerevoli, specialmente se il percorso transita sull’autostrada A91 e se vi è una forte domanda da e verso lo scalo romano.
Le autorità competenti hanno adottato una serie di provvedimenti per contrastare la presenza di tassisti non autorizzati e le truffe, compresa la limitazione del tempo di permanenza dei Ncc, l’aumento dei controlli e l’emissione di diverse sanzioni nei confronti di falsi tassisti. Queste misure mirano a garantire un servizio trasporti sicuro e affidabile per tutti i passeggeri dell’aeroporto di Fiumicino.
Attualità
Rubano auto senza toccare la chiave: la nuova truffa tecnologica che fa paura

Una tecnica da film d’azione, ma purtroppo ben reale: tre uomini sono stati arrestati dalla polizia al Fleming dopo una serie di furti lampo di automobili di lusso con sistema keyless: il trio utilizzava un dispositivo sofisticato in grado di “copiare” il segnale delle chiavi, permettendo loro di avviare le auto senza forzare porte o accensioni. Bastavano appena 30 secondi per mettersi alla guida del veicolo e fuggire indisturbati.
A tradirli, la targa di un’auto presa a noleggio. Gli agenti del XV distretto Ponte Milvio hanno seguito il mezzo sospetto per oltre mezz’ora, fino a quando i ladri si sono diretti verso via Colli della Farnesina. Qui, due di loro hanno iniziato a ispezionare i veicoli parcheggiati, pronti a colpire di nuovo.
Ma la fuga è finita in un vicolo cieco: braccati, i tre sono stati fermati e arrestati. All’interno dell’auto rubata è stato ritrovato il kit tecnologico per la clonazione delle chiavi. L’auto è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre i tre dovranno ora rispondere di furto aggravato in concorso.
Un colpo “pulito”, ma non abbastanza da sfuggire all’occhio attento della polizia.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
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