Cronaca
Sale slot abusive e cibi scaduti: stangato locale a Pian Due Torri

Sale slot abusive e cibi scaduti: disposte dalla Polizia chiusure e sanzioni per oltre 180mila euro.
Sale slot abusive e cibi scaduti. Questi alcuni dei reati rilevati dalla Polizia di Stato durante i controlli amministrativi nei locali pubblici di Roma. Fine delle operazioni, predisposte dal Questore capitolino, accertare lo stato delle attività commerciali e contrastare il fenomeno delle scommesse e dei giochi.
Tra le irregolarità, una è stata scoperta dagli agenti del commissariato San Paolo al termine di un’indagine: un esercizio commerciale, in zona Pian Due Torri, in cui era stata attivata una sala slot completamente abusiva. La struttura era infatti priva di qualsiasi collegamento telematico alla rete dei Monopoli di Stato.
I controlli degli investigatori hanno portato alla luce il posizionamento di 7 slot machine, nessuna delle quali collegata con la rete telematica AAMS.
Una di esse riproduceva in pieno le regole del poker: per il pagamento delle partite venivano infatti accettate solo banconote da 5/ 10/ 20/ 50 euro. In più si potevano accumulare punti poi pagati in contanti direttamente dal gestore .
Le altre 6 slot, invece, oltre che dell’attivazione e del collegamento alla rete Telematica, erano prive anche delle caratteristiche e delle prescrizioni indicate nel comma 6 lettera A dell’art.110 TULPS. Per questo sono state sequestrate amministrativamente e messe a disposizione dei Monopoli di Stato.
Sul retro, inoltre, alcune slot machine avevano Nulla osta di messa in esercizio e di distribuzione falsi o contraffatti. Anche questi ultimi sono stati immediatamente sequestrati.
Stessa anche per la somma di euro 1270, rinvenuta all’interno delle macchinette.
Per queste infrazioni, il titolare e il gestore delle slot sono stati puniti con sanzioni amministrative per un importo pari ad euro 180.000.
Ad essere controllata è stata anche la parte del locale destinata alla somministrazione. Con l’ausilio di personale ispettivo ASL del servizio SIAN, sono state sequestrate ingenti quantità di alimenti deperibili scaduti e mal conservati. Le pessime condizioni igienico sanitarie del locale e l’assenza del piano di autocontrollo HCCP sono dunque costate ulteriori di multa.
Nello stesso locale, è stata inoltre scoperta una WEB radio priva di autorizzazione e di pagamento dei diritti SIAE per la musica trasmessa. Per questo, è stata interessata la SIAE per i successivi adempimenti.
Oltre alle sanzioni, ai due gestori è stata comminata un’indagine in stato di libertà per la violazione dell’art.110 TULPS e per la falsificazione dei Nulla osta. E’ stato anche richiesto il provvedimento di chiusura dell’attività.
Nella stessa giornata gli agenti del commissariato San Paolo hanno anche notificato la chiusura ex art. 100 TULPS ad un altro esercente. L’uomo gestiva un locale in zona Trullo diventato abituale ritrovo di persone pregiudicate.
INTANTO BLITZ ANTIDROGA TRA CENTOCELLE E QUARTICCIOLO: TRE ARRESTI
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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