Cronaca
QUARTICCIOLO Casa occupata bucando il soffitto: 56enne nei guai
QUARTICCIOLO Casa occupata bucando il soffitto. Episodio da film nel quartiere del V Municipio

QUARTICCIOLO Casa occupata bucando il soffitto. Una scena che, se non fosse vera, potrebbe essere tranquillamente tratta dal film ‘I soliti ignoti’. Dello stesso espediente usato da Peppe e compagni per rubare al Monte di Pietà si è infatti servito un uomo di origine polacca per introdursi in un appartamento di via Ostuni. Una casa popolare dell’Ater, in cui avrebbe voluto stabilirsi in maniera totalmente abusiva. Ma, come quello dei ladruncoli della pellicola di Monicelli, anche il suo piano è miseramente fallito. L’episodio è avvenuto lo scorso 20 ottobre, intorno alle 20. Il 56enne, dopo aver fatto il suo ingresso nel palazzo dal portone, si è recato nella terrazza condominiale.
QUARTICCIOLO CASA OCCUPATA, 56ENNE NEI GUAI
Qui, dopo aver praticato un foro nel pavimento e installato una scala per fare da raccordo, è entrato nell’appartamento. Che in quel momento era vuoto: in precedenza infatti lo abitava un uomo, venuto però a mancare qualche giorno prima. Della situazione si è però accorto un vicino, che ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine. Sul posto sono così giunti alcuni agenti di Polizia Locale del Gruppo Casilino. I quali hanno pizzicato il 56enne sul pianerottolo, probabilmente mentre tentava di darsi alla fuga. Coadiuvati dal personale Ater, sono poi entrati nell’immobile, dove hanno scoperto il buco nel soffitto. Al 56enne è stata quindi comminata una denuncia per tentata occupazione e danneggiamento di bene pubblico.
Cronaca
Il cardinale vicario di Roma Baldo Reina: “La diocesi accoglie con gioia il suo nuovo pastore”

Svelati i segreti affettuosi del cardinale vicario per il nuovo papa: un messaggio che potrebbe cambiare il volto della Chiesa! #VaticanoMisteri #PapaLeoneXIV
L’amore della diocesi per il nuovo pontefice
Il cardinale vicario Baldo Reina ha condiviso toccanti riflessioni sul settimanale della diocesi di Roma, esprimendo l’affetto e l’augurio di tutta la comunità per il nuovo vescovo, papa Leone XIV. In un’epoca piena di sfide e sorprese divine, la diocesi già lo ama profondamente, sapendo che è stato scelto da Dio per guidare la Chiesa come un “dolce Cristo in terra”. Come pastore, il papa è visto come colui che illuminerà il cammino della Chiesa di Roma e di tutto il mondo cristiano, navigando tra le strade polverose e imprevedibili dei nostri tempi.Parole che ispirano una Chiesa in movimento
Nelle sue parole, Reina sottolinea come i messaggi del papa dalla Loggia delle benedizioni spingano tutti a impegnarsi per una Chiesa esemplare. Descrive una comunità sinodale che marcia al fianco degli uomini e delle donne di oggi, specialmente i più poveri, costruendo ponti di dialogo e affrontando le contraddizioni del mondo moderno. Immaginate una Chiesa missionaria e aperta, lontana dai pericoli dell’isolamento, che annuncia la Buona Novella del Regno e testimonia la pace nelle relazioni quotidiane e comunitarie – un’idea che lascia tutti con il fiato sospeso!
Un saluto personale e la promessa di preghiera
Subito dopo l’accettazione del nuovo pontefice, i cardinali hanno reso omaggio con emozione palpabile. Reina racconta di aver salutato il papa con un abbraccio e le preghiere della diocesi, ricevendo in cambio un sorriso e un grazie sincero. Ora, mentre attendono il suo arrivo nella cattedrale, la comunità assicura ferventi preghiere per aiutarlo a confermare la fede di tutti e a seguire le orme di Cristo, il Figlio del Dio vivente – un legame che promette di rivelare ancora più sorprese!
Cronaca
Due giovani bloccati nella stazione della metro a Malatesta: una disavventura sfortunata.

HaiMaiVissutoUnIncuboSotterraneo? #TrappolaMetropolitana
La Disavventura dei Due Giovani
Immaginate di scendere da una metro a Roma per una serata spensierata e ritrovarvi bloccati al buio, senza via d’uscita! È esattamente ciò che è capitato a due venticinquenni, un ragazzo e una ragazza, nella stazione Malatesta della linea C. La serata di ieri, 9 maggio, avrebbe dovuto portarli al vivace quartiere del Pigneto, ma dopo essere scesi dal treno, si sono trovati di fronte a cancelli sbarrati. Con il panico che sale, hanno iniziato a gridare per attirare l’attenzione dei passanti, fino a quando il personale dell’Atac non è intervenuto per liberarli. Chissà che terrore devono aver provato!
Le Ipotesi Sull’Incidente
Ma cosa è successo davvero? L’azienda dei trasporti Atac ha avviato un’indagine interna per svelare i misteri di questa disavventura, e le teorie sono affascinanti quanto intriganti. Potrebbero aver semplicemente perso la cognizione del tempo, finendo intrappolati perché la stazione chiude alle 21, come indicato sul sito ufficiale. Oppure, è possibile che un errore umano abbia anticipato la chiusura dei cancelli, magari convinto che non ci fosse più nessuno all’interno. Per dipanare l’enigma, Atac conta sulle riprese delle telecamere interne: potrebbero rivelare ogni dettaglio del loro percorso e degli orari esatti.Non il Primo Mistero Sotterraneo
E se vi dicessimo che questa non è una novità? Casi simili hanno già fatto parlare di sé in passato, alimentando le storie più curiose sui trasporti romani. Situazioni analoghe si sono verificate nel 2022, nel 2021 e addirittura nel 2015, lasciando intendere che le stazioni della metro nascondano più segreti di quanto si pensi. Chissà quanti altri aneddoti attendono di essere scoperti!
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