18 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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Dario Argento e il cinema, un amore ritrovato. Incassata la messa in soffitta del progetto ‘Occhiali neri – Black Glasses’, che avrebbe dovuto coinvolgere anche la figlia Asia, il grande regista horror trova la forza di tornare al timone di un’opera cinematografica. Un thriller, le cui riprese dovrebbero iniziare nei prossimi giorni. E’ lui stesso a raccontarlo, soffermandosi però anche sulla sua pandemia e sul momento del cinema italiano. Senza dimenticare ovviamente la vita privata, il rapporto con le figlie.

CINEMA

Argento assiste soddisfatto alla riapertura dei cinema dopo la pandemia. Passare nuovamente dalla visione su dvd/televisione a quella sul grande schermo è per lui “un momento bellissimo, emozionante”. Il regista ne sottolinea l’importanza in particolare “per la nostra professione”: le idee e lo studio dei giovani, anche nei mesi di lockdown, non sono mancati. Così come il lavoro delle scuole di cinema, mai venuto meno. L’attesa, “a braccia aperte”, è dunque tutta per i giovani talenti in procinto di uscire con opere prime o seconde.

Preferenze però Argento non ne ha: “Il cinema è cinema – spiega – è tutto un modo di raccontare”. Un paese cui guarda con interesse però c’è: la Francia. Una terra che da sempre scopre talenti in tanti campi, dalla pittura alla scultura fino al cinema e alla letteratura. Il regista ne apprezza in particolare il “meraviglioso istinto” di arrivare per primi sui migliori autori e artisti.

Argento ritiene inoltre fondamentale, per fare un buon film, guardare quelli girati da altri. “Capirli e riflettere”, spiega, in modo da poterne rubare i segreti. Ma, avverte, bisogna mettere le scuole in condizione “non solo di vedere i film, ma anche di discuterli”. Insomma, bisogna trattare il cinema per quello che sostanzialmente è: un’arte. Un termine fondamentale nella vita del regista, che lo definisce sostanzialmente “tutto ciò che è fantasia, invenzione”.

VITA PRIVATA

Incalzato poi sul rapporto con le figlie, ammette che “ci siamo visti un pò di meno rispetto al solito”. Ma ciò non ha minato l’importanza che entrambi rivestono l’uno per le altro. L’aiuto reciproco, racconta, non è mancato, al pari delle discussioni. Ma nonostante tutto, il regista definisce quest’ultimo “un momento bello della nostra vita”

AMORE

Anche sotto questo aspetto, Argento vede una grande importanza, anche soprattutto per l’assenza del sentimento. Che determina notevoli conseguenze: vivere “molto più stupidamente, senza grandi scopi e fini”.

LOCKDOWN

Paura, questa la parola chiave più adatta secondo il regista per questo periodo. Che ne ha generate tante nell’umanità, ma in particolare una: “quella di ammalarsi”. E’ lei, a parere di Argento, ad aver prevalso sulle altre in questi due anni. Quanto alle altre paure, invece, il regista non sembra eccessivamente intimorito: “C’erano già e sempre ci saranno”, spiega.

NUOVO FILM

L’intervista si chiude con un accenno alla nuova fatica in programma. Un lavoro con cui spera di far rabbrividire anche gli spettatori del terzo millennio, dopo aver fatto lo stesso con quelli dei decenni precedenti. Le riprese, rivela, partiranno “verso la fine di giugno”. E per il regista si tratta di un momento importantissimo: “Finalmente – dice – posso tornare a lavorare come tanti altri miei colleghi”. Sul progetto però non si sbottona troppo, affermando solo che “sarà un thriller”. Per ulteriori dettagli, bisognerà dunque attendere l’uscita in sala, presumibilmente tra la fine di quest’anno e gli inizi del prossimo.

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di Villani

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