Cronaca
Epatite acuta sconosciuta, un caso (grave) anche a Roma
L’epatite acuta sconosciuta approda in maniera violenta nella Capitale: i dettagli

Epatite acuta sconosciuta a Roma via Prato. La notizia, rilanciata da un portale locale, è stata poi confermata dall’Asl Toscana Centro, cui fa riferimento la cittadina capoluogo. Vittima un bimbo di appena tre anni, giunto in ospedale nel pomeriggio di ieri. Tempo però qualche ora e per lui si è reso necessario il trasferimento nella Capitale: il piccolo è stato quindi ricoverato nel reparto di rianimazione del Bambino Gesù. Vista la gravità delle sue condizioni, i medici lo hanno messo immediatamente in lista per un trapianto di fegato.
EPATITE ACUTA SCONOSCIUTA, COSA NE SAPPIAMO
Non è ancora chiaro al momento quale sia la natura dell’infezione. Per questo, l’equipe del nosocomio pediatrico sta ripetendo i test cui il bambino si è già sottoposto a Prato. Il suo non è il primo caso simile: altri si verificano infatti ogni anno, in numero piuttosto esiguo. Ad essere colpiti, in maniera piuttosto aggressiva, sono quasi sempre bambini al di sotto dei 10 anni. Di recente il contagio è esploso in Europa. Le verifiche sul bambino serviranno dunque a capire che se il suo caso sia ricollegabile agli altri, diversi, sinora registrati.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
Attualità
Omicidio a Racale: quando la violenza nasce dentro casa

Una donna uccisa a colpi d’accetta dal figlio, una casa di famiglia trasformata in scena del crimine. A Racale, nel leccese, il pomeriggio del 17 giugno si è consumato un delitto che sconvolge un’intera comunità: Teresa Sommario, 53 anni, è stata trovata senza vita nel proprio appartamento, colpita ripetutamente alla testa e al petto. L’aggressore è il figlio maggiore, Filippo Manni, 21 anni, fermato poco dopo in stato confusionale.
Il dettaglio più inquietante, oltre alla brutalità del gesto, è la sua matrice familiare…la violenza, ancora una volta, non arriva dall’esterno: avviene tra le mura domestiche, dove dovrebbe esserci protezione, affetto o almeno convivenza. Non è un caso isolato, il contesto di conflittualità all’interno della famiglia Sommario era noto ai vicini: litigi frequenti e tensioni che, probabilmente, covavano da tempo.
Resta da capire come e perché questa tensione sia esplosa in modo tanto estremo. È una domanda che accompagna ogni caso di cronaca nera in ambito familiare, ma che continua a non trovare chiarimenti adeguati. Il delitto di Racale ci mette davanti, ancora una volta, al nodo irrisolto della violenza che nasce all’interno di legami affettivi spezzati e distorti.
Il figlio minore, presente al momento dell’aggressione, lancia l’allarme. Anche questo elemento pesa: i figli come testimoni, e spesso vittime indirette, di drammi che segnano per sempre intere esistenze.
L’indagine chiarirà i contorni esatti della vicenda, il movente preciso e le responsabilità. Ma sullo sfondo resta una considerazione difficile da ignorare: le fratture all’interno della famiglia, quando ignorate o sottovalutate, possono degenerare e trasformare una casa qualunque nel teatro di una tragedia.
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