Cronaca
Camion con 611 kg di stupefacenti fermato sul Raccordo: due arresti
Fermato camion con 611 kg di stupefacenti. Maxi colpo della Guardia di Finanza romana al traffico di stupefacenti

Camion con 611 kg di stupefacenti fermato sul Raccordo. Ad insospettire gli uomini delle Fiamme Gialle in primo luogo le ‘strane’ manovre compiute dal conducente mentre si accingeva ad uscire dall’arteria. Conducente che poi, durante il controllo, mostrava, attraverso risposte evasive, tutto il proprio nervosismo. Per l’uomo, cittadino spagnolo, sono dunque scattate le manette. Dovrà rispondere di ipotesi di detenzione di sostanze stupefacenti. Stessa sorte anche per il complice, anch’egli di origini iberiche, che era al suo fianco durante il viaggio.
CAMION CON 611 KG DI STUPEFACENTI FERMATO, DUE ARRESTI
I Finanzieri hanno rinvenuto la droga, di tipo hashish, accuratamente celata in alcune casse contenenti talco e caffè. L’intercettazione del camion con 611 kg di stupefacenti, dotato di targa iberica, ha avuto luogo nel corso di un’operazione di perlustrazione del territorio. Ad effettuarla le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano. La droga è stata immediatamente posta sotto sequestro ed è stato calcolato che da un’eventuale vendita i malviventi avrebbero potuto ricavare circa 2,5 milioni di euro. Malviventi che, dopo la convalida del fermo, sono stati immediatamente tradotti in carcere.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
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