Cronaca
Tartaruga azzannatrice catturata a Roma, gli esperti: “Attenzione al morso”
Tartaruga azzannatrice catturata a Roma. L’episodio (non il primo) fa scattare l’allarme

Tartaruga azzannatrice catturata a Roma. E’ accaduto intorno alle 12, sulla strada che collega Capena a Morlupo. Ad accorgersi dell’animale un’automobilista, che abita nella zona. La donna, su indicazione del marito, lo ha notato che si trovava sul bordo della carreggiata. L’avrebbe riconosciuto grazie alle foto dell’esemplare catturato sempre a Capena nei giorni scorsi. La coppia ha quindi avvisato un esperto, che ha loro consigliato di non prenderlo, perchè sarebbe stato pericoloso. I due l’avrebbero così seguito, finchè non si è infilata dentro un fosso, nascosto tra l’erba.
E’ questo il terzo avvistamento di Chelydra Serpentina, nome scientifico di questa specie originaria del Nord America. Comparsa per la prima volta nelle nostre latitudini nel 2022, in un condominio di Monteverde. A pochi giorni fa risale invece la seconda apparizione, nei pressi di una casa in campagna. “Questa catturata ieri era però più grande di quella“, precisa a Roma Today l’etologo intervenuto. Che ha spiegato come la zona sia “ricca di fossi, ingrossati dalle ultime piogge. E le tartarughe ne stanno approfittando, perchè vi trovano le loro prede, costituite essenzialmente da pesci“.
Entrambi gli esemplari catturati si trovano ora in un centro per la gestione degli animali selvatici. Ma non è escluso che possano essercene altri ancora in libertà. Per questo, l’esperto rivolge un monito a chiunque potrebbe imbattercisi: “Le persone del posto, soprattutto gli agricoltori, facciano bene attenzione a dove mettono le mani. Questi animali infatti hanno la velocità di un fulminea. E con il loro becco a forma di corno sono in grado di recidere una falange“.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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