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Cronaca

Emanuela Orlandi, Ali Agca svela: “Ecco il vero motivo per cui fu rapita”

Emanuela Orlandi, parla l’autore dell’attentato a Giovanni Paolo II nel maggio del 1981

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Emanuela Orlandi, Ali Agca svela: “Ecco il vero motivo per cui fu rapita”

Emanuela Orlandi, Ali Agca interviene sul caso. L’uomo dice la sua sull’inchiesta aperta dal Vaticano e sulle ultime bollenti dichiarazioni di Pietro, fratello della giovane. Che, a suo dire, sarebbe stata rapita per essere usata come ‘riscatto’ per la sua liberazione. Intervistato da La Presse, definisce l’iniziativa della Santa Sede “un atto storico da elogiare” e che “dimostra anche i limiti superabili imposti davanti a Papa Francesco“. Se così non fosse, spiega, il Santo Padre “avrebbe liberato Emanuela immediatamente“. E si schiera con Pietro Orlandi sulle accuse rivolte agli ultimi tre Pontefici.

Ha ragione quando dice che non l’hanno liberata pur essendone in grado“. Sul motivo della scomparsa della 15enne, poi esclude piste come l’omicidio, lo stupro o la pedofilia. Anzi, secondo lui, accusare Giovanni Paolo II è “orribile e deve terminare con l’immediata liberazione di Emanuela e Mirella. Altrimenti il povero Papa, uomo onesto e innocente, sarà spacciato nel mondo come il Santo del satanismo“. E infine rivela: “Il governo Vaticano ha ricevuto la prima telefonata sul rapimento di Emanuela la sera del 22 giugno 1983. Si chiedeva la mia liberazione in cambio di quella di Emanuela. Perchè questo fu nascosto per tanto tempo?“.

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Roma, A San Giovanni il degrado del giardino della Asl di via La Spezia

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Roma, A San Giovanni il degrado del giardino della Asl di via La Spezia

Là dove c’era un giardino ora c’è un’area incolta, piena di sterpaglie e di immondizia. È la denuncia del Comitato San Giovanni riguardante l’area interna della Asl di via La Spezia, a San Giovanni, su cui affacciano diversi condomini.

Il sito un tempo era occupato da uno splendido giardino di un migliaio di metri quadri, vanto della zona, con numerose palme e tigli ben tenuti. Lo spazio verde era curato dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, religiose che hanno assistito gli orfani dagli inizi del Novecento agli anni Settanta. La struttura, di proprietà dell’azienda pubblica di servizi “Asilo Savoia”, è poi stata affittata alla Asl Roma 2 (qui ha numerosi servizi, dal Consultorio al Centro di salute mentale fino al Centro vaccinale) e nel 2004 è stata deliberata dall’Asilo Savoia la costruzione di un parcheggio di superficie e di numerosi box al posto di buona parte del vecchio giardino.

Le nuove strutture sono state realizzate nel 2008 e in superficie è stato ripristinato uno spazio verde, degradatosi nel tempo. Oggi, appunto, è ridotto ad un pericoloso accumulo di sterpaglie “a rischio incendio, tanto più che è limitrofo al parcheggio e ai box” spiegano dal Comitato, che intende anche raccogliere firme per sottoporre il problema alle autorità competenti visto che sia la Asl sia l’Asilo Savoia sono organismi pubblici.

Quell’area è una sorta di ‘terra di nessuno’, tanto che persone incivili spesso vi gettano di tutto e l’immondizia resta lì giorni – conclude la nota.

Il giardino abbandonato di via La Spezia

 

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Incidente alla Balduina. 2 donne investite dall’automobile

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Incidente alla Balduina. 2 donne investite dall’automobile

Un tragico incidente è avvenuto ieri sera, domenica 14 luglio 2024, nel quartiere Balduina a Roma, nel quadrante nord-ovest della capitale. Verso le 23.30, in via Appiano, nei pressi di piazzale delle Medaglie d’Oro, due donne sono state investite da una Renault Megane Scenic. L’impatto è stato violentissimo e ha lasciato entrambe in condizioni critiche.

La madre, un’anziana di 89 anni, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Camillo, dove è deceduta poco dopo l’arrivo. La figlia, di 57 anni, è stata trasferita al policlinico Agostino Gemelli e si trova ancora in condizioni critiche. Al volante dell’automobile c’era un uomo di 33 anni, che si è immediatamente fermato per prestare soccorso.

L’incidente ha sconvolto la comunità locale, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza stradale nella zona. Le autorità stanno conducendo un’indagine per determinare le cause esatte dello scontro e se ci siano stati fattori come l’alta velocità o l’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti da parte del conducente.

Questo tragico evento evidenzia l’importanza della prudenza e del rispetto delle norme stradali, specialmente in aree residenziali dove i pedoni sono particolarmente vulnerabili.

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Cronaca

Funerale di Manuela Petrangeli, venerdì 12 luglio l’addio alla fisioterapista uccisa

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Funerale di Manuela Petrangeli, venerdì 12 luglio l’addio alla fisioterapista uccisa

Addio a Manuela Petrangeli

Addio a Manuela Petrangeli, uccisa dall’ex Gianluca Molinaro a fucilate. Il funerale è alle ore 11.30 di venerdì 12 luglio 2024 nella basilica parrocchiale di Santa Maria della Salute in piazza Alfonso Capecelatro a Primavalle.

Dettagli del Funerale

Manuela Petrangeli

Il funerale di Manuela Petrangeli verrà celebrato venerdì 12 luglio 2024 nella basilica parrocchiale di Santa Maria della Salute in piazza Alfonso Capecelatro in zona Primavalle a Roma. Le esequie sono in programma a partire dalle ore 11.30. Amici, parenti, colleghi e conoscenti della cinquantenne si incontreranno per darle l’ultimo saluto. Il quartiere è pronto a stringersi nel silenzio, per l’addio alla fisioterapista uccisa a fucilate dall’ex Gianluca Molinaro, mentre usciva da lavoro in via degli Orseolo in zona Portuense giovedì 4 luglio scorso.

L’autopsia: “Fatale il proiettile al cuore”

La salma di Manuela ha ricevuto il nulla osta della Procura ed è stata consegnata alla famiglia per le esequie. Dall’autopsia svolta sabato scorso nell’Istituto di Medicina legale di Tor Vergata è emerso che ad esserle fatale è stato il proiettile che l’ha raggiunta al cuore, uccidendola sul colpo, mentre un altro le si è conficcato in un braccio.

Madre e amico dell’ex avrebbero potuto fermarlo

Per la giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma Valeria Tomassini, che lo ha scritto nell’ordinanza, Manuela si sarebbe potuta salvare, se si fosse attivata la partecipazione sociale. La madre e un amico del killer avrebbero potuto fermarlo, chiamando le forze dell’ordine 40 minuti prima che le sparasse, ma non è successo. Ad entrambi, l’assassino avrebbe anticipato al telefono l’intenzione di ucciderla.

La Cronaca del Delitto

Manuela Petrangeli uccisa dall’ex a fucilate, l’autopsia: “Fatale il proiettile che l’ha colpita al cuore”

Nel dettaglio alle 13.16 Molinaro ha informato l’amico “di essere confusamente giunto al limite della sopportazione dell’ex compagna perché ‘Sono fatto alla vecchia maniera’, di trovarsi sotto al lavoro della donna e di essere in attesa che la stessa finisse il turno alle 13.30”.

Alle ore 13.44, gli ha mandato un altro messaggio all’amico, Manuela era già morta: “Gli ho sparato, gli ho sparato du’ botte, gli ho sparato, l’ho massacrata, è finita”. Gianluca Molinaro ha sparato con un’arma detenuta illegalmente, un fucile a canne mozze, contro Manuela, avvicinandosi a lei in Smart. Fuggito, ha poi confessato il femminicidio nella stazione dei carabinieri di Casalotti.

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Annullate le condanne per la devastazione alla CGIL

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Annullate le condanne per la devastazione alla CGIL

La Sentenza della Cassazione sull’Assalto alla CGIL

Per la Cassazione sull’assalto alla CGIL non bastano i danneggiamenti per configurare il reato di devastazione, ma va considerato se l’azione compiuta metta a rischio il senso di sicurezza della collettività.

Annullamento delle Condanne per Devastazione

La Suprema Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, le condanne per il reato di devastazione ai sei imputati a processo per l’assalto alla sede della CGIL di Corso d’Italia a Roma avvenuta il 9 ottobre del 2021. Per gli ermellini il reato di devastazione sussiste solo se l’azione compiuta mette a rischio il senso di sicurezza della collettività.

Conferma della Responsabilità per Resistenza a Pubblico Ufficiale

Confermata la responsabilità per la resistenza a pubblico ufficiale, è stato chiesto un appello bis sulla condanna per devastazione. I sei imputati hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato, un procedimento con il quale si chiede al giudice di rinunciare alla fase del dibattimento, ottenendo in cambio da una parte uno sconto di pena in caso di condanna e dall’altra la riduzione della durata e dei costi del processo.

Definizione del Reato di Devastazione

“Per devastazione si intende minaccia alla sicurezza ed ordine pubblico”

Per configurarsi il reato di devastazione (articolo 419 del Codice penale), non basta considerare i danneggiamenti, chiariscono i giudici. “I saccheggi plurimi trasmodano in devastazione se la loro estensione e profondità raggiungono un adeguato livello di compromissione, avendo indotto nella popolazione allarme, sensazione di pericolo, sentimento di insicurezza” scrivono nella sentenza.

Chiarimenti Necessari sull’Effetto sulla Collettività

Per la Cassazione questo ultimo punto, ossia l’effetto suscitato sulle persone di un’eventuale minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico durante l’assalto alla CGIL, andava chiarito. L’episodio è avvenuto a margine di un corteo no vax a Piazza del Popolo, una manifestazione contro il green pass. Il corteo si è poi spostato nella sede romana del sindacato.

Le Condanne per l’Assalto alla Sede della CGIL a Roma

Per l’assalto alla sede della CGIL di Roma, a dicembre del 2023 la prima sezione penale del Tribunale ha condannato i leader di Forza Nuova Giuliano Castellino (a otto anni e sette mesi di reclusione) e Roberto Fiore (otto anni e sei mesi). I reati contestati erano appunto quelli di devastazione aggravata in concorso e istigazione a delinquere.

Nello stesso processo la prima sezione penale del tribunale di Roma ha condannato anche diversi altri imputati, che avrebbero partecipato all’assalto. Fabio Corradetti, militante di Forza Nuova, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi e si trova nel carcere di Rebibbia.

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Cicalone si candida in politica? Dopo il successo delle sue iniziative, arriva l’indiscrezione

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Cicalone si candida in politica? Dopo il successo delle sue iniziative, arriva l’indiscrezione

Intervista a Simone Ruzzi: Una Possibile Entrata in Politica

In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, Simone Ruzzi, meglio conosciuto come Cicalone, non esclude la possibilità di entrare in politica. “Sarò in grado di esigere rispetto e pianificare le azioni di ordine pubblico o, quantomeno, consigliare”, ha dichiarato.

Simone Ruzzi e il Suo Impatto su YouTube e Oltre

Simone Ruzzi, noto per il suo format su YouTube “Scuola di botte”, ha recentemente attirato attenzione per le sue ronde nella metropolitana di Roma, dove si improvvisa vigilante insieme a dei collaboratori. In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, Ruzzi ha rivelato: “Sto pensando seriamente di darmi alla politica. Sarò in grado di esigere rispetto e pianificare le azioni di ordine pubblico o quantomeno consigliare”. Quando Antonello Caporale gli ha chiesto se avesse intenzione di entrare in politica, Ruzzi ha risposto: “A questo punto me lo domando, perché la gente mi chiede ‘ma chi sei, ma che vuoi?'”.

Le Ronde in Metropolitana di Simone Ruzzi

Da tempo, Simone Ruzzi pattuglia la metropolitana di Roma, mirando ai borseggiatori sulle banchine e nei vagoni dei treni. Accompagnato da altri esperti di arti marziali e da una videomaker, Ruzzi filma, urla e a volte insegue coloro che tenta di fermare. Questo comportamento, sebbene applaudito da alcuni, solleva preoccupazioni: il problema dei furti esiste, ma non dovrebbe essere affrontato da cittadini privati che si improvvisano giustizieri.

La Controversia e le Reazioni

Un episodio particolarmente controverso si è verificato a fine giugno sulla banchina della metropolitana di Roma. Durante una rissa, due persone sono fuggite nella galleria a piedi, una delle quali è stata presa al collo da Ruzzi con una pericolosa mossa di arti marziali, creando un caos di urla e spintoni. Mentre Fratelli d’Italia lo difende, la Cgil ha scritto al prefetto di Roma, Lamberto Giannini, chiedendo provvedimenti contro quelli che definisce “comportamenti inaccettabili da parte dello YouTuber e dei suoi accompagnatori nei confronti di persone indicate come potenziali ladri: dagli atti intimidatori, verbali e fisici, fino a veri e propri inseguimenti tra le scale della metro”.

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Incidente stradale a Pontecorvo: militare 43enne ucciso in incidente tra moto e auto

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Incidente stradale a Pontecorvo: militare 43enne ucciso in incidente tra moto e auto

Tragica morte di un militare in moto

Uno scontro frontale sulle strade provinciali

Manolo Iorio, un militare dell’Esercito italiano di 43 anni, è morto in un incidente stradale sulla strada provinciale 628 Leuciana a Pontecorvo, in provincia di Frosinone. L’incidente è avvenuto intorno alle ore 19 di ieri, domenica 7 luglio.

L’incidente

Secondo le informazioni apprese, Manolo Iorio era in sella alla sua moto Yamaha e stava percorrendo la strada quando è rimasto coinvolto in uno scontro frontale con un’auto Opel Grandland. L’ipotesi è che si sia trattato di un incidente frontale.

Accertamenti in corso

Presenti sul posto i carabinieri di competenza territoriale, che hanno svolto gli accertamenti del caso per ricostruire la dinamica dell’accaduto. La strada è stata temporaneamente chiusa nel tratto interessato dall’incidente per agevolare le operazioni di soccorso e per consentire i rilievi in sicurezza. Terminate le verifiche, la carreggiata è stata riaperta e la circolazione è tornata progressivamente alla normalità.

La vittima

Il militare è morto sul colpo e non ha potuto essere soccorso. La sua salma è stata trasferita in obitorio e si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Fonte

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Cronaca

Caduta di un albero a Ponte di Nona e si schianta su un auto

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Caduta di un albero a Ponte di Nona e si schianta su un auto

Tragedia sfiorata a Ponte di Nona

Oggi a Ponte di Nona, un albero è caduto su un’auto causando ferite al conducente e la chiusura della strada.

Dettagli dell’incidente

L’incidente è avvenuto questa mattina nel quadrante Est di Roma. L’albero è precipitato in strada colpendo un’auto in transito e ferendo il conducente. Fortunatamente, la tragedia è stata evitata.

Strada momentaneamente chiusa

A causa dell’albero caduto, la strada a Ponte di Nona è stata temporaneamente chiusa. Il traffico è stato interrotto e si sono verificati disagi alla circolazione, soprattutto in prossimità del centro commerciale Roma Est.

Soccorso e trasporto in ospedale

I passanti hanno immediatamente allertato i soccorritori dopo aver assistito all’incidente. Il conducente ferito è stato soccorso e trasportato in ospedale in condizioni ancora da stabilire. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine per i necessari accertamenti.

Altre notizie di incidenti stradali

In un altro incidente, si è verificato uno scontro tra due auto sulla Cisternense a Lanuvio, con quattro persone ferite, inclusi un neonato. Le persone coinvolte sono state portate in ospedale per le cure necessarie, mentre le forze dell’ordine sono intervenute per gli accertamenti di competenza.

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Cronaca

Manuela Petrangeli stava andando a prendere il figlio e invece è stata barbaramente uccisa

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Manuela Petrangeli stava andando a prendere il figlio e invece è stata barbaramente uccisa

Tragica fine per Manuela Petrangeli

Era al telefono con il figlio, gli diceva che lo stava andando a prendere”, raccontano le colleghe di Emanuela Petrangeli, uccisa a colpi di fucile nel pomeriggio di oggi, in via via degli Orseolo, dall’ex compagno.

Il momento fatale

Stava rientrando a casa dal figlio, un ragazzino di 10 anni Manuela Petrangeli, quando è stata raggiunta da due colpi di fucile. E uccisa. “Amore di mamma, adesso ti vengo a prendere“, gli stava dicendo. Poi il colpo di fucile, partito dalla Smart. A sparare l’ex, Gianluca Molinaro, padre del bambino. Così è stata uccisa nel pomeriggio di oggi, giovedì 4 luglio, Manuela Petrangeli, fisioterapista cinquantenne che lavorava nella casa di Cura Villa Sandra. A raccontarlo ai microfoni di Fanpage.it, alcune colleghe della donna.

La tragica scena

I fatti sono avvenuti in via degli Orseolo, all’altezza del civico 36. Con Petrangeli si trovava anche un’altra collega, rimasta ferita. Le due stavano uscendo dal lavoro insieme, si stavano dirigendo verso l’automobile per rientrare. Poi i colpi per strada. “Sono stati esplosi due colpi di arma da fuoco. Stavo per uscire dal lavoro quando ho visto alcune infermiere correre verso una strada vicina, mi hanno chiesto se potevo accompagnarle. Volevano provare a salvarla. Ma per lei è stata troppo tardi”.

La dinamica dell’omicidio

Un medico, tre infermieri. Hanno iniziato subito a rianimarla in tutti i modi. Mi sono girata e ho visto un’altra collega. Era quella appena uscita con Manuela – continua a spiegare a Simona Berterame un’altra collega, Alessia, arrivata per soccorrere Petrangeli – Poi sono scesi anche alcuni residenti che hanno visto e sentito gli spari, partiti da una Smart“, continua.

Ulteriori dettagli sull’omicidio

Al momento degli spari sembra che si trovasse al telefono con il figlio. Aveva appena finito il turno di lavoro. “Adesso ti vengo a prendere”, gli stava dicendo, secondo un racconto delle colleghe. Sono loro che, a pochi minuti dagli spari fatali, hanno raccontato ai giornalisti cosa sapessero del rapporto fra Emanuela e l’ex, con cui la relazione era finita ormai tre anni fa.

A qualche ora dagli spari l’ex compagno della donna si è costituito, presentandosi in caserma a Casalotti. L’uomo, un cinquantunenne che lavora come oss presso Opera Don Guanella Aurelia, Gianluca Molinaro, ha sparato dopo le 14. Ad uccidere la donna un colpo di fucile a canne mozze partite dall’auto, una Smart. Fonte

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Roma, Bomba molotov su un balcone di un palazzo a Fidene: indagini in corso

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Roma, Bomba molotov su un balcone di un palazzo a Fidene: indagini in corso

Attacco con bottiglia molotov a Fidene

Una bottiglia molotov è stata lanciata la scorsa notte, intorno all’1.30 su un balcone di via San Sepolcro, zona Fidene a Roma. Stando a quanto si apprende, la bottiglia ha preso fuoco, ma l’uomo che si trovava all’interno dell’appartamento si è subito accorto di quanto stava accadendo ed è riuscito a spegnere le fiamme.

Intervento dei Carabinieri

Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Fidene. I militari hanno trovato una seconda bottiglia molotov sotto al balcone dell’uomo. Le indagini sono ancora in corso.

Situazione dell’appartamento

Il balcone, stando a quanto si apprende, era al primo piano e il proprietario dell’appartamento, secondo quanto ricostruito, non aveva mai subito minacce in passato. Nella bottiglia c’era una miccia con della benzina, ma l’esplosione non ha provocato alcun danno.

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Roma Capannelle, I Ladri caricano la cassaforte su carroattrezzi. Video

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Roma Capannelle, I Ladri caricano la cassaforte su carroattrezzi. Video

Colpo messo a segno da una banda di malviventi

Il video mostra un colpo messo a segno da una banda di malviventi nella notte dello scorso 21 giugno in zona Osteria del Curato a Roma.

Identificati i ladri grazie a un video pubblicato su Instagram

Un video pubblicato su Instagram dalla pagina Welcome to Favelas ha permesso di identificare la banda di ladri che ha commesso il furto in una gioielleria di Roma. Nella notte dello scorso 21 giugno, i ladri hanno forzato la saracinesca, smurato la cassaforte e caricato il bottino su un carroattrezzi. Tutti i malviventi avevano il volto coperto da un passamontagna.

Indagini in corso

Spetterà alle forze dell’ordine tentare di risalire alle identità dei ladri, nonostante i pochi dettagli visibili nel video. Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione Appia e della compagnia Casilina.

Il colpo in gioielleria

Immagine

In un’altra occasione, i ladri hanno forzato la saracinesca di una gioielleria e scappato con la cassaforte contenente il bottino. La banda ha dimostrato di agire con grande bravura nel compiere i colpi, ma le indagini sono in corso per risalire alle identità dei responsabili.

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